COME ELIMINARE IL PROBLEMA DELLE MOSCHE?

In estate un problema che si riscontra facilmente è l’aumento di insetti. Prime su tutti sono le mosche, che con grande rapidità sono in grado di colonizzare gli ambienti che presentano materiale organico, come ad esempio le cucine di alberghi e ristoranti. Ma come si riconosce un infestazione? E come si deve agire per risolvere il problema? Leggi l’articolo per scoprirlo!

DOVE VANNO A FINIRE LE MOSCHE D’INVERNO?

La presenza di mosche durante la stagione estiva è sempre costante, ma non appena le temperature iniziano a calare questi insetti sembrano sparire magicamente. In realtà non funziona così: come per la maggior parte degli insetti, il metabolismo delle mosche è strettamente correlato alla temperatura esterna; questo significa che durante il periodo invernale (al di sotto dei 7°C) sono costrette a rallentare il loro metabolismo, a riprodursi meno e ad andare in una sorta di stato letargico. Per questo motivo è meno comune riuscire a vederle in attività con le basse temperature. Le mosche hanno comunque bisogno di trovare dei luoghi riparati e caldi per sopravvivere all’inverno: i locali del reparto cucina sono i luoghi ideali poiché forniscono loro calore e cibo. I cassonetti della spazzatura, invece, sono perfetti per depositare le larve.
Altra caratteristica importante di questi esemplari è che durante le ore notturne hanno bisogno di molte ore di riposo: è più facile quindi vederle in azione durante il giorno (al contrario invece di altri insetti come gli scarafaggi)

 

DI COSA SI NUTRONO LE MOSCHE?

La risposta a questa domanda dipende dalla specie di mosca di cui si sta parlando (dato che ne esistono più di 12.000). In generale, le mosche si nutrono di materia organica in decomposizione. In particolare prediligono materiale zuccherino (come la frutta ad esempio) o la carne. Le mosche sono anche solite “assaggiare” il cibo camminandoci sopra. Questo perché le loro zampe sono dotate di recettori sensibili, per esempio, alle sostanze zuccherine. L’alimentazione poi avviene tramite una proboscide raspante di cui l’esemplare adulto è fornito, utile per risucchiare le sostanze nutritive.
Data anche la grande quantità di cibo che ingeriscono quotidianamente, questi insetti depositano costantemente escrementi nei luoghi dove si posano, cosa che li rende vettore di molte malattie altamente nocive per l’uomo.
Una curiosità: le femmine di alcune specie sono solite completare la loro dieta anche con dei pasti di sangue che permette il corretto sviluppo delle uova. Questa pratica non è insolita nel mondo degli insetti, dato che lo stesso comportamento viene adottato anche dalle femmine di zanzare.
Il loro apparato boccale, similmente alle zanzare, permette loro di pungere e succhiare. Le mosche dunque non pungono come api o vespe, anzi: tecnicamente mordono esattamente come le zanzare.

 

COSA ATTIRA LE MOSCHE?

Uno dei fattori principali è chiaramente il cibo in decomposizione. Ma durante i periodi di riproduzione, i maschi di mosca vengono attratti dai feromoni. Questi ultimi sono delle sostanze chimiche emesse dalle femmine e captate dai maschi che li interpretano come segnali di accoppiamento. Non a caso, una strategia usata per eliminare le mosche adulte, è l’utilizzo di trappole ai feromoni che permettono di catturare gli esemplari maschi e impedire che avvenga l’accoppiamento con le femmine

 

DOVE DEPONGONO LE UOVA LE MOSCHE?

Per una mosca, il luogo ideale dove deporre le uova deve essere soprattutto caldo, riparato e rifornito di cibo di cui le larve possano nutrirsi. Quindi bidoni dell’immondizia, siti di deposito del compost e simili sono i nascondigli più comuni dove trovarle.
Le uova vengono deposte in gruppi che vanno dai 120 ai 150 esemplari e possono schiudersi anche solo dopo un paio di giorni se le condizioni sono favorevoli.

 

COME ELIMINARE LE MOSCHE?

Esistono molti metodi e soluzioni per sbarazzarsi del problema delle mosche. Generalmente si suddividono in due categorie: quelli fisici e quelli chimici:

  • i metodi fisici possono includere la rimozione di tutti gli elementi che possono attirare questi insetti (residui di cibo e materiale organico in primis), ma anche attrezzarsi di zanzariere e tende alle finestre aiuta a impedire loro l’ingresso nei locali come mense o sale di ristoranti.
  • i metodi chimici invece riguardano soprattutto l’uso di appositi insetticidi e spray repellenti nei punti più critici.

Eliminare gli esemplari adulti può sembrare la soluzione più ovvia, ma potrebbe non risolvere il problema poiché questi ultimi potrebbero aver lasciato delle uova che poco dopo la schiusa torneranno a creare disagi. Bisogna dunque essere in grado di individuare le larve. Data la velocità di riproduzione e di crescita di ogni insetto, è molto facile che la situazione sfugga di mano e si avvii una vera e propria infestazione.
Per questo Erremme ha organizzato il corso di “Derattizzazione e disinfestazione” con lo scopo di fornire le migliori informazioni possibili per riconoscere e combattere gli animali infestanti. 

 

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